Peppe Marino

Da Odino e i Vikinghi a INRI Band

Peppe Marino, Vivere di musica e  per la musica.

La storia dei complessi musicali del Golfo di Gaeta

1960-1980

La storia siamo noi

300 marino

“Vivere di musica e  per la musica”   1 peppe marino chitarra
da un  articolo del Notiziario di Sandra Cervone

 

“Si suonava sul ponte per augurare bon voyage”. Sembrano perdersi nella notte dei tempi e invece non sono così lontani, gli anni in cui Peppe Marino, saliva sulle navi da crociera per intrattenere gli ospiti durante i viaggi per i mari del mondo.
 I ricordi della sua vita di bordo sono così pieni di particolari che ascoltarlo è come guardare un film che scorre davanti ai nostri occhi.70 PEPPINO MARINO
 Crociere lunghe e corte, estive e invernali.... e la musica che anima le serate, che diventa colonna sonora di incontri, di amori, di amicizie destinate a perdersi o a durare nel tempo.
 “ Sono nato a Gaeta, nei pressi della chiesa di Santa Lucia, dove ancora mi piacerebbe vivere. Ed invece abito a Vindicio perchè Cinzia, mia moglie, è di Formia ed abbiamo deciso di vivere a metà strada tra le nostre due città”.
 E’ cordiale, Peppe Marino, disponibile a lasciarsi intervistare: anzi, in occasione del nostro incontro, ha riunito un pò di amici che non vedeva da tempo, così da trasformare l’occasione in una “rimpatriata che fa bene a tutti noi”!
 Risponde alle domande del Notiziario, accoglie gli amici che arrivano, saluta, si commuove, sorride. “ Ho 65 anni – dice subito – dei quali almeno 50 dedicati alla musica”. Ha iniziato infatti a studiare chitarra a 14 anni, andando a lezione con l’approvazione di suo padre Guido. Frequenta l’Oratorio Don Bosco e l’Istituto Tecnico Nautico e riesce ad imbarcarsi come ufficiale di macchine sulle petroliere. Ma la sua strada non è quella! Continua a coltivare la passione per la musica, approfondendo gli studi di chitarra e pianoforte. Il passaggio sulle navi passeggere apre la strada al suo sogno: coniugare l’esperienza di marittimo con la voglia di suonare a bordo.60 1964 BIDELLIS IN BARCA 1964
 Ha già fatto il militare, ha preso la patente nautica, ha lavorato su imbarcazioni da diporto. La Liguria prima e la Sardegna poi, così come le altre isole italiane, non hanno più segreti per lui !
 Le porte si aprono tutte: i Caraibi e le coste americane non sono più solo un sogno! “Più che lavorare – racconta – mi sembrava tutto un divertimento e restare in giro per il mondo, a cantare e suonare, mi rendeva un uomo felice! Solo mio padre sembrava preoccuparsi per il mio futuro e mi sottoponeva interessanti proposte di lavoro alternativo che io, però, rifiutavo puntualmente per restare ancora in giro”.
 L’esperienza si arricchiva di stimoli, conoscenze, generi e stili musicali. Peppe, ormai, poteva cantare di tutto, dai classici alle novità, dai ritmi brasiliani alle musuche tradizionali romagnole o partenopee.
 Musica internazionale, insomma, per un cittadino del Mondo! America del Nord, America del Sud, chitarra o pianoforte a cosa, da solo o in gruppi, in italiano o in altre quattro/cinque lingue.... Ormai niente lo ferma: debutta come pianista cantante70 PEPPE MARINO 1977in ristorante a New York, nella 48° Strada, prima di tornare in Italia, nella sua Gaeta, dove si esibisce presso “Sa Salute”. Riparte ancora ed è il periodo delle orchestre. “Fu una telefonata a cambiare la mia vita – ricorda – mio fratello Franco, piìù giovane di me di dieci anni, non c’era più”. La famiglia ha bisogno della sua presenza e Peppe torna, senza rinunciare certo alla sua musica.
 Sono gli anni in cui si esibisce con Antonio Di Giuseppe, in quel Duo tastiera elettronica e chitarra che ha fatto storia a Gaeta! “Un periodo bellissimo – spiega – in cui solo suonare mi aiutava a superare quello che era successo.2 LE BAZAR 1993 Ricordo ancora le serate, con tanta gente che, dentro e fuori i locali, accorreva per ascoltarci. Salivano perfino sugli alberi per poterci vedere!” Il lavoro da ragioniere, in un azienda nel rione Peschiera, e poi la musica a riempire di significato la sua vita. "La chitarra continuava a dormire con me – aggiunge – ma avevo 40 anni e decisi di sposarmi con Cinzia, la mia ragazza di sempre”. Dopo l’arrivo del figlio Francesco, però, viene a mancare suo padre, figura determinante, “sempre orgoglioso dei successi”, della bravura di Peppe. “Nonostante il dolore, lo spettacolo continua, the show must go on... e sta continuando anche adesso, dopo la pensione, ora che di tempo libero ce n’é tanto e non mancano le richieste in locali della zona e non solo”.Oggi Marino si esibisce con Antonio Gentile, figlio di Peppino, uno dei suoi maestri (l’altro è stato il M° Roberto Scipione, padre del più famoso Umberto). “La chitarra la uso di meno, solo da solista, mentre canto accompagnato dalla tastiera. La mia casa è frequentata da allievi che vogliono imparare. Il repertorio è ormai vastissimo, alla musica internazionale si è aggiunta la tradizione napoletana, dalla musica antica ai neomelodici, per la quale ho imparato anche a suonare il mandolino”.200 ZPEPPE MARINO MANDOLINO Musica sa ballo, intrattenimento per serate e feste private, matrimoni, locali affollati. Peppe Marino continua a vivere di musica e per la musica. Negli occhi ancora le immagini dei tempi che sono stati e che solo le note possono riportare perchè il viaggio-spettacolo davvero non finisca mai. Come l’amicizia. Quella vera.
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